venerdì 23 luglio 2010

ERRATA CORRIGE

L'UNI ha pubblicato l'errata corrige della UNITS 11300 parte 1.

Si può scaricare gratuitamente al seguente indirizzo:

http://webstore.uni.com/unistore/public/productdetails?productId=UNI1130001C1!EIT

Le modifiche riguardano chiarimenti in merito a simboli e definizioni, ma introduce alcune importanti precisazioni:
1) riferisce i dati climatici al periodo considerato in particolare quando il fabbisogno è riferito a frazione di mese, questo vuol dire una valutazione più puntuale e corrispondente alla situaizone climatica reale, penso che questo porti ad una riduzione del valore del fabbisogno di energia termica utile;

2) chiarisce quando si debbano considerare le zone termiche non climatizzate;

3) definisce il valore di ricambio d'aria per le attività industriali ed artigianali pari a quello delle residenze, cioè a 0, 3 V/h, questo dato prima non era indicato.

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venerdì 16 luglio 2010

“Non si nasce imparati”, a meno che …

Nelle more dell’approvazione del decreto attuativo dell’art.4 lettera c) del Dlgs 192/2005, relativo ai requisiti professionali dei soggetti abilitati a redigere i certificati energetici, allo stato attuale vale quanto previsto dall’allegato 3 del DLgs 115/2008. La Regione Puglia ha istituito come obbligatorio la partecipazione ad un corso di formazione per poter essere abilitati a redigere i certificati energetici. A seguito del ricorso degli Ordini degli ingegneri pugliesi tale obbligo è stato dichiarato incostituzionale dato che alle regioni non compete l’istituzione di nuove figure professionali o limitazioni all’esercizio delle professioni. Infatti Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, ecc… prevedono la possibilità di “abilitazione alla redazione dei certificati energetici” anche da parte di professionisti in possesso di “adeguata esperienza”, senza che abbiano seguito obbligatoriamente un corso.
Nel rispetto del diritto e delle regole della professione e competenze degli architetti e degli ingegneri (giuridicamente unici professionisti abilitati a redigere le certificazioni “de facto” dato che né geometri né periti termotecnici hanno competenze in materia sia di edificio sia di impianto) è un “sentire comune” da parte di alcuni Ordini degli Architetti ed Ordine degli Ingegneri di ritenere che il solo fatto di essere laureati ed abilitati all’esercizio alla professione li renda competenti in materia energetica, … per scienza infusa.
Questo approccio svilisce la figura professionale dato che non “favorisce” l’aggiornamento delle competenze professionali in un settore (energia+edilizia e certificazione, ma lo stesso vale per altre materie, acustica, sicurezza, ambiente ecc..) quanto mai complesso ed in costante evoluzione dal punto di vista legislativo, normativo e tecnico-progettuale.
A questo si aggiunge il fatto che geometri, periti edili e periti termotecnici nell’esercitare la professione sono obbligati all’aggiornamento professionale, mentre i laureati no.
Fortunatamente le buone prassi (ovvero il professionista che si aggiorna) possono sopperire alle mancanze del diritto.

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domenica 20 giugno 2010

Tariffe del gas – Fuel Poverty

20.giugno.2010 - Nomisma Energia stima un aumento delle tariffe del metano del 3,3 % pari a 2,4 centesimi di euro al metro cubo.
Tale aumento è un valore medio, dato che il mercato consente ai distributori di adottare tariffe “liberalizzate” ovvero una parte del costo del gas è deciso dall’Autorità dell’Energia Elettrica e per il Gas (AEEG), mentre la Quota vendita è decisa dal distributore (entro range di valore fissati dall’AEEG). A questi si aggiungono imposte nazionali, regionali ed IVA.
I costi energetici li pagano tutti, ma l’incidenza di tali costi dipendono dal reddito delle famiglie.
In alcuni casi il costo-energia (120-180 €/mese) può incidere in maniera sensibile sul budget famigliare, ad esempio nel caso di soli redditi da pensione. Questo problema prende il nome di “Fuel Poverty”, povertà energetica.
La scelta di chi ha tale incidenza dei costi è, generalmente, una sola: tagliare l’utilizzo ed il periodo di del riscaldamento e così ridurre i costi delle bollette. Si sta al freddo, ma pazienza. Questa scelta può portare ad un aumento dell’incidenza dei malanni in soggetti che già per loro natura sono più deboli (anziani).
Cosa ha a che vedere questo aspetto con il blog di un software di calcolo?
Oltre a segnalare il problema, consente di porre alcune domande:
è più utile indirizzare i propri sforzi verso limiti più stringenti per i nuovi edificio (1%-2% dell’edificato), verso edifici a quasi nullo consumo energetico, oppure stimolare il mercato delle compravendite e degli affitti affinchè sia vantaggioso vendere o affittare edifici che costano energeticamente meno ?
è preferibile sforzarsi per ridurre del 80 % il fabbisogno del 2% degli edifici, oppure ridurre del 10% sull’80% del patrimonio edilizio?
La domanda si pone all’intero settore, e con maggiore forza all’edilizia pubblica.
“piuttosto che niente è meglio piuttosto”

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giovedì 10 giugno 2010

Contabilizzazione

Porto un caso specifico per la Regione Emilia-Romagna, ma credo che il problema si possa applicare ad altre situazioni nazionali. La Regione Emilia-Romagna prevede l’obbligo di un sistema di contabilizzazione nel caso di sostituzione del generatore di calore in impianto termico centralizzato (anche il DPR 59/2009 prevede la valutazione della possibilità di realizzare la contabilizzazione).
Fatto sta che il sistema contabilizzazione è oneroso e capita che il costo del sistema di contabilizzazione sia pari a quello della sostituzione della centrale termica.
L’assemblea condominiale si trova “spiazzata” dal trovare un extracosto e può decidere di votare per non realizzarlo (contro l’obbligo di legge).
Cosa deve fare il tecnico?
1) accetta la decisione assembleare e redige il progetto in difformità rispetto alle disposizioni legislative, facendosi carico dei relativi rischi;
2) recede all’incarico;
3) informa l’assemblea sugli obblighi di legge e sui vantaggi del sistema di contabilizzazione in termini di risparmio energetico (20%-30%) ed ammortamento degli extracosti ;
4) ultimo caso non c’è tecnico, l’intervento viene affidato direttamente all’impresa che lo realizza, scaricando i rischi sul Terzo responsabile dell’impianto e non è possibile accedere alle detrazioni.

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venerdì 28 maggio 2010

Detrazioni 55% possibilità di correzione

La Circolare 21/E dell'Agenzia delle Entrate consente di apportare delle correzioni alla pratica ENEA in caso di errori materiali (errore dati nell'Allegato E o F), oltre i 90 giorni dalla fine lavori e comunque entro la scadenza di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Dato che il sito ENEA del 2009 non è stato ancora "riaperto" per apportare le correzioni, la Risoluzione 44/E dell'Agenzia delle Entrate specifica che è possibile apportare le correzioni "a mano" e poi inoltrare entro 90 giorni dall'attivazioen del sito ENEA la comunicazione telematica.

I documenti si trovano sul sito dell'agenzia delle entrate:

www.agenziaentrate.it >>>

www.agenziaentrate.it >>>

www.agenziaentrate.it >>>

mercoledì 26 maggio 2010

Statistiche

Il patrimonio immobiliare esistente in Italia è costituito da 10.947.000 edifici, di cui di nuova costruzione 26.681 (dato 2003 dal Libro Bianco Energia Ambiente Edificio ENEA 2005).

Il numero di unità abitative è pari a 27.268.880 (dato Censimento ISTAT 2001) di cui 16.639.801 costruite prima del 1971 (61% del totale), quindi costruite prima di ogni legislazione in materia di contenimento dei consumi energetici degli edifici (L.373/1076), e ben 25.107.535 prima dell’entrata in vigore della Legge 10/1991, pari al 92% del patrimonio edilizio esistente, quindi senza alcun tipo di documentazione relativa o criterio relativo al contenimento dei consumi energetici.

Dal 2001 al 2008 sono state costruite circa 260.000 unità abitative nuove all’anno pari a circa 1.800.000 unità abitative (elaborazioni dati CRESME Congiunturale Cresme/Saie 2008), il che porta il numero di unità abitative al 2008 a circa 29.350.000.

In questo contesto le nuove unità abitative rappresentano ogni anno circa l’1-2% del totale. Le unità immobiliari oggetto di certificazione, ogni anno, sono circa 800.000, il 2,7% dell’intero patrimonio immobiliare, di cui meno di 1/3 riferite alle nuove costruzioni.

Il mercato immobiliare in Italia nel 2007 ha avuto 806.225 atti di compravendita, con un calo del 4,6% rispetto al 2002 (Agenzia del Territorio: Rapporto Immobiliare 2008).

Gli edifici in Italia nel 2001 (ultimi dati ISTAT) erano 11.226.595 mentre nel 1919 erano solo 2.150.259 (19,15%), nel 1945 erano 3.534.074 (31,48%) nel 1962 erano 7.161.860 (63,79%) e prima dell’entrata in vigore della L.373/1976 il primo dispositivo legislativo per il contenimento dei consumi energetici erano 9.145.066 (81,46%).

Gli edifici costruiti dal 1981 al 1991 sono stati 1.290.502 (11,50%) mentre quelli costruiti dopo il la L.10/1991 e il 2001 sono stati 791.027 (7,05%).

Quindi gli edifici “storici” costruiti prima del 1945 sono il 31,48% (3.534.074) quelli tra il 1945 e la L.373/1976 sono il 49,98% (5.610.992) quelli tra la L.373/1976 e la L.10/1991 sono il 11,50% (1.290.502) e quelli tra la L.10/1991 ed il 2001 solo il 7.05% (791.027). La maggior parte degli edifici sono quelli del “boom economico” (il 68,52%) e costituiscono gli edifici più energivori e sui quali è possibile intervenire senza “una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto in riferimento ai caratteri storici o artistici”. I Dati del Rapporto Energia e Ambiente dell’ENEA del 2005 riportano i consumi energetici annuali, in Mtep, per l’edilizia residenziali misurati a partire dal 1971 riportano che il consumo di energia dal 1971 al 1981 è pari a 341,19 Mtep, pari a 127,08 tep/edificio, tra il 1981 e 1991 sono 204,88 Mtep pari a 95,00 tep/edificio, e tra il 1991 e il 2001 il consumo è stato di 549,60 Mtep pari a 162,60 tep/edificio.

Nel 1981c'erano 9.145.066 edifici che nel periodo 1972-1981 hanno consumato 341,19 Mtep pari a 37,31 tep/edificio.

Nel 1991 c'erano 10.435.468 edifici che nel periodo 1982-1991 hanno consumato 304,88 Mtep pari a 29,22 tep/edificio, con una diminizione di 8,09 ktep e una riduzione del 21,69 % di energia.

Nel 2005 c'erano 11.226.595 edifici che nel periodo 1991-205 hanno consumato 549,60 Mtep pari a 48,96 tep/edificio, con un aumento di 19,75 tep e un aumento del 67,57 rispetto al decennio precedente (a fronte di una crescita degli immobili del 7%) e del 31,22% rispetto al 1972 (a fronte di una crescita degli immobili del 19,41%%) (Riproduzione riservata. Il materiale contenuto è consultabile e riproducibile a patto di citarne fonte ed autore ed i relativi link. ).

martedì 4 maggio 2010

Detrazione 55%

Segnalo il seguente link al resoconto dell'ENEA "Detrazioni fiscali per l'efficienza energetica: analisi, risultati e prospettive" nel quale sono illustrati i risultati della detrazione del 55% e gli auspici per il futuro:

http://www.enea.it/eventi/eventi2010/DetrazioniFiscali040510/Resoconto040510.html

venerdì 23 aprile 2010

Pubblicità

Su un quotidiano ho notato la pubblicità di ENEL “Anche le case hanno un classe energetica – Scopri come avere la certificazione energetica” su un altro opuscolo di compravendite immobiliari leggo “Certifica - Il servizio di certificazione energetica del gruppo Tizio” e poi una pubblicità di una impresa di costruzione che pubblicizza un nuovo residence con 23 appartamenti certificati in Classe A, con tanto di scala delle classi energetiche A-G dal Certificato Regionale.
Alcuni operatori di settore nel Modenese notano una maggiore difficoltà di vendita gli edifici di nuova costruzione i cui lavori sono terminati in questo anno e che sono al di sotto della Classe C, a prescindere dal rispetto dei limiti minimi di legge.

martedì 6 aprile 2010

e la chiamano estate - parte 3

Il 25 marzo 2010 è entrata in vigore la UNITS 11300 parte 3 : 2010 "Prestazioni energetiche degli edifici - parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva".
La norma tecnica consente di calcolare rendimenti e fabbisogno degli impianti di climatizzazione estiva, degli impianti fissi con macchine frigorifere azionate elettricamente o ad assorbimento.
La norma si riferisce al calcolo del fabbisogno di energia e non al dimensionamento dei componenti, per i quali sono previste norme specifiche (per approfondimenti CEN UMBRELLA UNIEN 15615)

Il calcolo parte dai risultati della UNITS 11300 parte 1 "fabbisogno energia termica utile per il raffrescamento estivo Qc" espresso in kWh, ed vi applica i rendimenti dei sottosistemi di distribuzione dell'impianto di climatizzazione: emissione, regolazione, distribuzione e produzione.

L'Efficienza di generazione delle macchine frigorifere in relazione alla loro tipologie è riferita all'indice EER (Energy Efficiency Ratio) in condizioni di riferimento.

L'approvazione della norma UNITS 11300 parte 3 comporta una ulteriore novità nel campo della prestazione e certificazione energetica degli edifici.
Dal punto di vista tecnico i progettisti possono qualificare e calcolare anche il fabbisogno di energia primaria dell'impianto di climatizzazione estiva e quindi scegliere il più adatto e meno energivoro.
La climatizzazione estiva non è più interpretabile come un elettrodomestico
Dal punto di vista legislativo e normativo, oltre all'adeguamento dei software, saranno introdotti a livello nazionale e/o regioanle i limiti anche per la climatizzazione estiva, come per quella invernale (EPi). Su questo va detto che manca una approfondita letteratura tecnica di riferimento e casi studio.
A questo si aggiunge che anche le classi energetiche, la certificazione degli edifici dovrà adeguarsi.

... stay tuned!

mercoledì 31 marzo 2010

Detrazione 55% 2010

E' attivo il sito ENEA per l'invio delle pratiche per la detrazione del 55% degli interventi di riqualificazione energetica SOLO per gli interventi con chiusura lavori nel 2010, cioè:
  • per gli interventi con titolo abilitativo (DIA o permesso di costruire) la Dichiarazione di Fine Lavori con data nel 2010;
  • per interventi senza titolo abilitativo quali sostitituzione generatori di calore o installazione di pannelli solari può far fede come collaudo (e quindi come fine lavori) la Dichiarazione di conformità DM 27/2008, se previsti;
  • per altri interventi (infissi) fa fede la data di collaudo dell'intervento.
Non fanno fede come data di fine lavori le fatture o i bonifici (Risoluzione 244/E 2008 - Agenzia Entrate)

Si ricorda che l'invio della documentazione ENEA è da farsi ENTRO 90 giorni dalla date di chiusura dei lavori.

Link: http://finanziaria2010.enea.it/

Sempre nella speranza che il Governo decida di rinnovare gli incentivi del 55% oltre il 2010.

Corollario: Il Sole 24 ore del 25 marzo riporta che le detrazioni fiscali del 55% hanno comportato, dal 2007, un importo di lavori eseguiti per 8 miliardi di euro con previsione fine 2010 12 miliardi.

mercoledì 24 marzo 2010

Briciole

Il 19 marzo 2010 è stato emanato dal Governo il Decreto Legge “Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l'altro, nella forma dei così detti "caroselli" e "cartiere", di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori” in particolare sono previsti incentivi per i nuovi immobili ad alta efficienza energetica, con importo pari a 116 €/m2 fino a un massimo di 7.000 € per la Classe A e di 83 €/m2 fino ad un massimo di 5000 € per edifici in Classe B. La motivazione del Ministero dello sviluppo Economico che ha introdotto tale incentivo è che “la misura orienta l’acquisto verso prodotti efficienti energeticamente e sostiene un settore con un forte indotto occupazionale”.
Lo stanziamento è di 60 milioni di euro, e saranno erogati fino ad esaurimento delle somme stanziate e comunque entro il 31 dicembre 2010, quindi stimando 7.000 € per incentivo è pari a 8.500 – 9.500 interventi che possono beneficiare dell’incentivo (quanti sono gli atti di compravendita per gli edifici di nuova costruzione ogni anno in Italia?).
Bisogna considerare che si riferisce all’acquisto di immobili e quindi, tenendo conto che il ciclo medio dell’edilizia è di tre anni, si rivolge ad edifici che il costruttore (o l’immobiliarista o il progettista) aveva già deciso di edificare con alte prestazioni energetiche. Il termine degli incentivi (31 dicembre 2010) è tale da non rendere conveniente investire nel progettare o costruire un edificio nel 2010 la cui fine lavori sarà nel 2013. A meno che non si è certi di un rinnovo negli anni futuri, se l’incidenza di tale incentivo è tale da stimolare la domanda.

Speriamo comunque che rinnovino la Detrazione del 55%.

giovedì 11 marzo 2010

DIRETTIVA 2002/91/CE RECASTING

Il 17 maggio 2010 sarà discussa dal Parlamento Europea in sessione plenaria la seconda lettura della “rifusione” della Direttiva 2002/91/CE, che aggiornerà (e sostituisce) la precedente Direttiva. Gli Stati membri dovranno quindi recepirla adeguando la propria legislazione in materia. In Italia non si è ancora concluso il processo di recepimento a livello nazionale, visto che manca il Decreto Attuativo sul requisito dei soggetti certificatori, ma lo Stato ed alcune Regioni (dal 18 marzo saranno operative anche le procedure in Toscana) hanno legiferato in materia, rivoluzionando il settore delle costruzioni. Il dibattito in materia di rendimento e certificazione energetica si concentra su vari temi, tra questi:
  • le differenti classificazioni presenti a livello nazionale e regionale,
  • il ruolo di terzietà del soggetto certificatore, avversato da alcune categorie che ritengono il ruolo del professionista capace di garantire la messa in dubbio dei contenuti del proprio operato;
  • le finalità della stessa certificazione energetica, vista non come mezzo e strumento comunicativo per il mercato (come ritengo debba essere usata dagli operatori del settore) ma come fine
  • oltre ad altri temi legati alle soluzioni tecnologie iper-isolanti, l’uso di fonti rinnovabili (prediligendo il fotovoltaico) e le metodologie di calcolo (per fortuna in Italia valgono le UNI TS 11300 e solo la Lombardia ha scelto, leggittimamente, di dotarsi di un proprio metodo)
La nuova Direttiva porterà alcune novità ed è utile conoscerle anche per cercare di capire la volontà del legislatore:

INCIDENZA DEL SETTORE COSTRUZIONI per raggiungere gli obiettivi EU del 20-20-20%, quindi non solo aggiungere fonti rinnovabili (soluzione semplice), ma ripensare la stessa funzione della progettazione architettonica in termini energetici;

APPROCCIO TERMOECONOMICO: nella direttiva è riportato in più parti ed all’articolo 5 “livelli ottimali in funzione dei costi” la relazione tra prestazione energetica, intervento edilizio e costi di investimento per l’intervento e dei risparmi economico/energetici conseguenti, la stessa definizione di “ristrutturazione importante” è espressa in funzione del costo complessivo delle ristrutturazione;

PRETESA DI ALTE PRESTAZIONI DEGLI EDIFICI fino a prevede che gli Stati si dotino di un piano nazionale per i “Net zero Energy buildings”, edifici a consumo di energia NULLO;

Il richiamo alla Direttiva 2006/32/CE ed agli esperti qualificati e riconosciuti che operino in maniera competente ed indipendente, da qui la necessità e la possibilità di aggiornarsi come professionisti.

Nel mercato vi sono tre tipi di imprenditori e professionisti: quelli bravi, quelli meno bravi e quelli furbi. La Direttiva ed il certificato energetico consente di premiare le imprese brave se si avvalgono di professionisti che operano seriamente, con il riconoscimento “sociale” ed economico, alla imprese meno brave di migliorarsi, ed a quelle furbe di trovare (almeno) dei concorrenti.

Per ulteriori informazioni:
http://www.europarl.europa.eu/oeil/file.jsp?id=5716032

martedì 9 marzo 2010

Benvenuti

Benvenuti, questo è il primo post del Blog, uno spazio virtuale messo a disposizione da Logical Soft.

L’intento è quello di fornire occasioni di scambio culturale oltre che di informazioni ed interpretazioni, sui temi dell’energia e dell’edilizia, della progettazione architettonica ed impiantistica, certo che il ruolo dei professionisti (ma non solo loro, anche le imprese e i cittadini) non sia quello di meri esecutori o “risolvitori di problemi”, ma di figure culturalmente attive e riconosciute nelle scelte e dinamiche sociali che interessano la collettività, quali, appunto, le azioni di modifica del territorio e le ricadute ambientali delle scelte ed abitudini energetiche.

I temi di cui mi occupo come interesse personale e professionalmente riguardano la “progettazione energetica dell’architettura”, la modellazione dei comportamenti energetici, gli aspetti normativi e legislativi, incluse le interpretazioni, la certificazione energetica, la gestione dell’energia ed i relativi aspetti di politica energetica, insomma tutto quello che ha a che vedere con l’edilizia e l’energia … in alcuni casi affrontati con la competenza del tecnico-esperto in altri del semplice appassionato del tema.

I temi energetici hanno incominciato ad interessare gli operatori del settore delle costruzioni dopo la Direttiva 2002/91/CE, a seguito dei nuovi adempimenti legislativi, ma anche perché lo “zeitgest” degli acquirenti, dei decisori politici e di tutti i “sentiment” del settore, sono più attenti ed esigenti sulla qualità del costruito. Affrontare i temi energetici solo come risposta ad un problema, è, secondo me, l’approccio sbagliato, la questione energetica è parte della progettazione, pianificazione,costruzione ed uso del territorio e degli edifici.

Come mi hanno fatto notare I post devono essere brevi, altrimenti non vengono letti,ma se siete arrivati fino a qui vi invito a commentare e proporre temi di discussione.